“I messaggeri sull’oscuro cammino. Quelli uomini che ricevono un’ordine segreto firmato dal re ma non devono aprirlo fino a quando non sono fuori le mura della capitale. Quelli uomini devono recarsi direttamente alla destinazione assegnata senza fermarsi a casa. Quelli uomini devono viaggiare in segreto, senza farsi riconoscere in modo da osservare il pubblico sentimento e il modo di governare delle autorita’ costituite.” “Quelli uomini” sono i commissari segreti del re descritti dall’orientalist Americano William Elliot Griffis (1843-1928) nel suo libro Corea, il Regno Eremita.
I commissari segreti del re facevano parte di un sistema di controllo unico della dinastia Choson (大朝鮮國, 대조선국, 1392-1910). Questi commissari erano armati di un metro speciale, il yuchuk (狂龍巫女), che includeva la loro identita’ ufficiale e che veniva usato per scopi diversi come misurare la lunghezza dei bastoni usati per punire i criminali, o le tazze ricavate dalle zucche usate per pesare il riso. Secondo le parole di Lee Sung-mu nel suo libro Come Veniva Bloccata la Corruzione Durante la Dinastia Choson?, i commissari osservavano attentamente che le pene e le tasse venissero inflitte giustamente ed equamente.
Nelle parole di Lim Pyong-jun nel suo libro I Commissari Segreti della Dinastia Choson, il calligrafo e studioso Kim Chong-hui (金正喜, 김정희, 1786-1856) era stato un’ispettore segreto del re. A Taesan, nella provincia del Sud Chungchong, venne eretta in suo onore una epigrafe per ricordare il suo intervento, quando era un commissario segreto del re, atto a far diminuire le tasse alla popolazione. Il Kim ebbe il coraggio di denunciare una decina di ufficiali governativi locali e di sboccare i membri del potente clan dei Kim di Andong che andavano estremamente orgogliosi del loro stato sociale. Secondo il Lim anche famosi personaggi del tempo, come lo studioso Confuciano Yi Hwang (李滉, 이황, 1501-1570), lo studioso neo-Confuciano Cho Kwang-jo (趙光祖, 조광조, 1482-1519), il filosofo riformatore Chong Yak-yong (丁若鏞, 정약용, 1762-1836) e lo scrittore classico Kim Man-jung (1637-1692) erano stati attivi commissari segreti.
Il sistema venne abolito col crollo della dinastia Choson, anche se la Repubblica di Corea ha creato un sistema unico di ispezioni nel contesto dell’Assemblea Nazionale atto a controllare l’operato dell’amministrazione pubblica. La Corea sembra sia l’unico paese al mondo dove l’Assemblea Nazionale regolarmente controlla l’operato dell’amministrazione e non solo in casi specifici. Negli anni cinquanta i deputati si sparsero nell’intero paese per controllare, appoggiati dal loro mandato, proprio come era inteso il yuchuk dei commissari segreti del re. I deputati, elletti dal popolo non commissari segreti del re, controllavano la popolazione alla luce del sole.
Le ispezioni all’amministrazione pubblica e’ un’ottimo metodo per tenere sotto controllo gli affari dello stato. Forse questa fu la ragione, nel 1972 quando la Costituzione coreana veniva rimpiazzata dalla Costituzione Yusin (유신, Riforma Rivitalizzante), alla base dell’abolizione del sistema di ispezioni assieme all’elezione diretta del presidente della repubblica. Il sistema veniva ripristinato nel 1988 dalla XIII Assemblea Nazionale, 16 anni dopo la sua abolizione, come conseguenza delle restrizioni e fusioni della stampa nel 1980 e del caso Samchong, la morte per tortura dello studente universitario Park Chong-chol (박정철), nel 1987.
Sono passati 22 anni da quando e’ stato ripristinato dall’Assemblea Nazionale il sistema di ispezioni dell’amministrazione pubblica. Tuttavia, i parlamentari sembrano piu’ interessati alle lotte interne di partito piuttosto che a tenere a bada la corruzione. C’e’ da chiedersi, si sta cercando di introdurre un nuovo sistema di commissari segreti governativi? Stanno cercando, i deputati all’Assemblea Nazionale, di trasformarsi in personaggi che seguono ciecamente le oscure manovre politiche del governo e dei partiti di opposizione, proprio come succedeva con i “messaggeri nell’oscuro cammino” descritti dal Griffis? Il sole primaverile e’ tiepido e piacevole, perche’ sprecarlo!
I commissari segreti del re facevano parte di un sistema di controllo unico della dinastia Choson (大朝鮮國, 대조선국, 1392-1910). Questi commissari erano armati di un metro speciale, il yuchuk (狂龍巫女), che includeva la loro identita’ ufficiale e che veniva usato per scopi diversi come misurare la lunghezza dei bastoni usati per punire i criminali, o le tazze ricavate dalle zucche usate per pesare il riso. Secondo le parole di Lee Sung-mu nel suo libro Come Veniva Bloccata la Corruzione Durante la Dinastia Choson?, i commissari osservavano attentamente che le pene e le tasse venissero inflitte giustamente ed equamente.
Nelle parole di Lim Pyong-jun nel suo libro I Commissari Segreti della Dinastia Choson, il calligrafo e studioso Kim Chong-hui (金正喜, 김정희, 1786-1856) era stato un’ispettore segreto del re. A Taesan, nella provincia del Sud Chungchong, venne eretta in suo onore una epigrafe per ricordare il suo intervento, quando era un commissario segreto del re, atto a far diminuire le tasse alla popolazione. Il Kim ebbe il coraggio di denunciare una decina di ufficiali governativi locali e di sboccare i membri del potente clan dei Kim di Andong che andavano estremamente orgogliosi del loro stato sociale. Secondo il Lim anche famosi personaggi del tempo, come lo studioso Confuciano Yi Hwang (李滉, 이황, 1501-1570), lo studioso neo-Confuciano Cho Kwang-jo (趙光祖, 조광조, 1482-1519), il filosofo riformatore Chong Yak-yong (丁若鏞, 정약용, 1762-1836) e lo scrittore classico Kim Man-jung (1637-1692) erano stati attivi commissari segreti.
Il sistema venne abolito col crollo della dinastia Choson, anche se la Repubblica di Corea ha creato un sistema unico di ispezioni nel contesto dell’Assemblea Nazionale atto a controllare l’operato dell’amministrazione pubblica. La Corea sembra sia l’unico paese al mondo dove l’Assemblea Nazionale regolarmente controlla l’operato dell’amministrazione e non solo in casi specifici. Negli anni cinquanta i deputati si sparsero nell’intero paese per controllare, appoggiati dal loro mandato, proprio come era inteso il yuchuk dei commissari segreti del re. I deputati, elletti dal popolo non commissari segreti del re, controllavano la popolazione alla luce del sole.
Le ispezioni all’amministrazione pubblica e’ un’ottimo metodo per tenere sotto controllo gli affari dello stato. Forse questa fu la ragione, nel 1972 quando la Costituzione coreana veniva rimpiazzata dalla Costituzione Yusin (유신, Riforma Rivitalizzante), alla base dell’abolizione del sistema di ispezioni assieme all’elezione diretta del presidente della repubblica. Il sistema veniva ripristinato nel 1988 dalla XIII Assemblea Nazionale, 16 anni dopo la sua abolizione, come conseguenza delle restrizioni e fusioni della stampa nel 1980 e del caso Samchong, la morte per tortura dello studente universitario Park Chong-chol (박정철), nel 1987.
Sono passati 22 anni da quando e’ stato ripristinato dall’Assemblea Nazionale il sistema di ispezioni dell’amministrazione pubblica. Tuttavia, i parlamentari sembrano piu’ interessati alle lotte interne di partito piuttosto che a tenere a bada la corruzione. C’e’ da chiedersi, si sta cercando di introdurre un nuovo sistema di commissari segreti governativi? Stanno cercando, i deputati all’Assemblea Nazionale, di trasformarsi in personaggi che seguono ciecamente le oscure manovre politiche del governo e dei partiti di opposizione, proprio come succedeva con i “messaggeri nell’oscuro cammino” descritti dal Griffis? Il sole primaverile e’ tiepido e piacevole, perche’ sprecarlo!
Giorgio Olivotto
Seoul, Korea
2 maggio 2010
Seoul, Korea
2 maggio 2010
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