Il reane himalayano di Bhutan ha una popolazione di 650 000 anime ed un Reddito Nazionale Lordo (GNI) di soli US$ 1200. Malgrado cio questo piccolo paese e’ piazzato fra i primi negli indici relativi al livello di felicita’ di un paese. Il precedente sovrano bhutanese, Re Wangchuck (1955- , r.1972-2006) si era posto l’obiettivo di aumentare la 'Felicita’ Nazionale Lorda' del suo paese invece che il Prodotto Nazionale Lordo (GNP), ed introdusse una clausola nella Costituzione che prescrive che il 60 percento del territorio nazionale rimanga coperto da foreste e che i fondi statali vengano investiti nel settore educativo e sanitario. Il risultato e’ che la vita media dei bhutanesi e’ aumentata di 19 anni nel periodo fra il 1984 ed il 1998. Il re viveva in una baita di legno nella foresta, cosi’ il popolo non si perdeva in inutili comparazioni fra le dimensioni delle case in cui vivono o la richezza che possegono.
La Costa Rica nell’America Centrale ha un GNI di appena US$ 6500. Le sue strade ricordano le strade coreane degli anni 1960 ed i suoi palazzi sono decadenti. Ciononostante circa 100 000 pensionati americani hanno fatto i bagagli ed hanno deciso di passare gli ultimi anni di vita nella Costa Rica, un paese che gelosamente proteggie foreste tropicali, quelle foreste che sono state lo scenario stupendo del film Jurassic Park, ed ha creato un’atmosfera sociale dove la popolazione e’ in grado di vivere a lungo e comodamente anche se non possiede ricchezze. L’Indice Pianeta Felice, compilato e divulgato l’anno scorso dall’inglese New Economic Foundation, ha classificato la Costa Rica al primo posto fra 143 paesi partecipanti all’indagine.
Nel passato, c’e’ stato un tempo nel quale un paese o un’individuo veniva considerato felice se era ricco. Tuttavia, nel 1999, il periodico inglese New Scientist chiese agli abitanti di 79 paesi intorno al mondo quanto si sentissero felici ed il risultato dell’indagine fu sorprendente. La Nigeria si piazzava al primo posto ed il Messico ed il Venezuela al secondo e terzo posto rispettivamente. Nel 2005, un servizio speciale del New York Times citava Bhutan spiegando che oggi c’era bisogno di un nuovo standard per giudicare il livello di felicita’ di un paese.
In una recente indagine della Gallup in 155 paesi intorno al mondo sul tema della felicita’, la Danimarca si piazzava al primo posto, seguita a ruota dagli altri tre paesi scandinavi, Finlandia, Norvegia e Svezia. Quando in Danimarca nasce un bambino, alla madre viene consegnato un libricino che dice “Tuo figlio non e’ tuo”, intendendo che sara’ l’intero paese a prendersi cura del neonato. La principale ragione di questa felicita’ del popolo e’ da ricercarsi nella consapevolezza che il loro governo sta usando le loro tasse nel modo migliore garantendo cosi’ un confortevole livello di vita a ciascuno di loro.
In Corea il Prodotto Domestico Lordo (GDP) e’ aumentato di 270 volte dagli US$ 2.32 miliardi fatti registrare nel 1970. Tuttavia, i vari indici piazzano la soddisfazione dei coreani fra il 50mo ed il 100mo posto. In altre parole, il governo ha fallito nel rendere felici i suoi cittadini, nonostante abbia chiesto loro lo sforzo di spendere meno e lavorare di piu’.
Si dice che la felicita’ di una persona sotto certi aspetti dipende solamente dalle sue proprie attitudini. Tuttavia, chi e’ responsabile per la felicita’ di un’intera nazione? Il governo ed i politici devono mettersi a lavorare in modo che questo possa avvenire.
La Costa Rica nell’America Centrale ha un GNI di appena US$ 6500. Le sue strade ricordano le strade coreane degli anni 1960 ed i suoi palazzi sono decadenti. Ciononostante circa 100 000 pensionati americani hanno fatto i bagagli ed hanno deciso di passare gli ultimi anni di vita nella Costa Rica, un paese che gelosamente proteggie foreste tropicali, quelle foreste che sono state lo scenario stupendo del film Jurassic Park, ed ha creato un’atmosfera sociale dove la popolazione e’ in grado di vivere a lungo e comodamente anche se non possiede ricchezze. L’Indice Pianeta Felice, compilato e divulgato l’anno scorso dall’inglese New Economic Foundation, ha classificato la Costa Rica al primo posto fra 143 paesi partecipanti all’indagine.
Nel passato, c’e’ stato un tempo nel quale un paese o un’individuo veniva considerato felice se era ricco. Tuttavia, nel 1999, il periodico inglese New Scientist chiese agli abitanti di 79 paesi intorno al mondo quanto si sentissero felici ed il risultato dell’indagine fu sorprendente. La Nigeria si piazzava al primo posto ed il Messico ed il Venezuela al secondo e terzo posto rispettivamente. Nel 2005, un servizio speciale del New York Times citava Bhutan spiegando che oggi c’era bisogno di un nuovo standard per giudicare il livello di felicita’ di un paese.
In una recente indagine della Gallup in 155 paesi intorno al mondo sul tema della felicita’, la Danimarca si piazzava al primo posto, seguita a ruota dagli altri tre paesi scandinavi, Finlandia, Norvegia e Svezia. Quando in Danimarca nasce un bambino, alla madre viene consegnato un libricino che dice “Tuo figlio non e’ tuo”, intendendo che sara’ l’intero paese a prendersi cura del neonato. La principale ragione di questa felicita’ del popolo e’ da ricercarsi nella consapevolezza che il loro governo sta usando le loro tasse nel modo migliore garantendo cosi’ un confortevole livello di vita a ciascuno di loro.
In Corea il Prodotto Domestico Lordo (GDP) e’ aumentato di 270 volte dagli US$ 2.32 miliardi fatti registrare nel 1970. Tuttavia, i vari indici piazzano la soddisfazione dei coreani fra il 50mo ed il 100mo posto. In altre parole, il governo ha fallito nel rendere felici i suoi cittadini, nonostante abbia chiesto loro lo sforzo di spendere meno e lavorare di piu’.
Si dice che la felicita’ di una persona sotto certi aspetti dipende solamente dalle sue proprie attitudini. Tuttavia, chi e’ responsabile per la felicita’ di un’intera nazione? Il governo ed i politici devono mettersi a lavorare in modo che questo possa avvenire.
Giorgio Olivotto
Seoul, Corea
5 settembre 2010
Seoul, Corea
5 settembre 2010
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