Come gli Incidenti Formano la Storia

Nei Pensieri del filosofo francese Blaise Pascal (1623-1662) si legge una nota per la quale nessuno sembra rendersi conto che l’effetto di eventi geopolitici puo essere ben diverso se non fosse per un’incidente apparentemente triviale. Pascal scrive, “Se il naso di Cleopatra fosse stato piu’ corto, l’intera faccia del mondo sarebbe stata diversa.” Coloro che credono che la storia sia null’altro che la continuazione di incidenti casuali piuttosto che basata sulla ragione, spesso sono dalla parte di Pascal.
Si crede che se veramente il naso di Cleopatra (69-30 AC) fosse stato piu’ corto, Marco Antonio (82-30 AC) non si sarebbe innamorato della regina egiziana abbandonando la famiglia; la battaglia di Azio (31 AC), fra le forze di Ottaviano (63 AC-14 DC) e quelle unite di Marco Antonio e Cleopatra, non ci sarebbe stata; ed Ottaviano non sarebbe stato capace di consolidare le sue forze fino a farsi incoronare come primo imperatore dell’Impero Romano. Questi eventi, e le loro ramificazioni, non sarebbero entrati nella storia se un uomo non si fosse innamorato della regina egiziana.
Certamente non e’ possibile spiegare la storia solamente dagli incidenti, ma se si ricercano i precedenti non e’ difficile accorgersi che gli incidenti non sono affatto estranei.
Per esempio, il movimento di democratisazione in Corea dipende da molti eventi occorsi in precedenza. E quasi certo che uno di questi eventi fu il tentativo to mascherare la morte dello studente dell’Universita’ Nazionale di Seoul (서울大學校, 서울대학교) Park Chong-chol nel gennaio del 1987 giustificandola col fatto che “moriva nel preciso momento nel quale l’agente che lo stava interrogando sbatteva una mano sul tavolo.”
Basandosi su questo, lo storico inglese Edward Hallett Carr (1892-1982), che affermava che la storia e’ nient’altro che un interminabile dialogo fra passato e presente, nel suo famoso trattato La Storia Cosa E’? rigettava il punto di vista dell’importanza degli incidenti storici. Ma e’ solo casuale se nel XIV secolo il sultano ottomano Bajazet (1354-1403) fermava la sua marcia nell’Europa centrale perche’ soffriva di gotta? Lo storico inglese Edward Gibbon (1737-1794) scrive che l’incidente mostra che il tumore di un muscolo puo’ evitare o posticipare le miserie di un’intero popolo.
Il Muro di Berlino alla Porta di Brandenburgo il 10 novembre 1989

Poi c’e’ il crollo del Muro di Berlino nel 1989 che iniziava da un lapsus linguae di un portavoce del Partito Comunista della Germania dell’Est. Quando un giornalista gli chiese quando i tedeschi dell’est avrebbero potuto viaggiare liberamente nella Germania Occidentale, senza pensarci troppo rispose, “anche adesso.” Al che gli abitanti della Berlino dell’Est si precipitarono al muro armati di mazze e picconi dando inizio alla demolizione. Certamente, il crollo del Muro di Berlino era gia segnato nella storia, ma non c’e’ alcun dubbio che iniziava quel giorno e in quel modo drammatico come conseguenza di un incidente.
E questa e’ la ragione per la quale la storia diventa affascinante. Quanto monotona sarebbe la storia se non fosse per questi incidenti ed invece si svolgesse solamente sulla necessita’.

Giorgio Olivotto
Foto giornalistica
Seoul, Corea
21 marzo 2010

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