Molte Speranze per le Serre

Almeida, nel sud della Spagna, era una zona completamente sconosciuta ai non spagnoli fino a quando, un bel giorno negli anni ‘60, i registi cinematografici italiani decidevano di girare nell’area i loro famosi ‘spaghetti western’. Tuttavia, oggi Almeida e’ conosciutissima per le sue serre: strutture artificiali visibili dallo spazio, sorte ad occidente della citta’ che occupano un’area che e’ meta’ dell’area urbana di Seoul (300 kilometri quadrati). Agli occhi degli scienziati, queste serre sono come dei grandi specchi sulla superficie terrestre molto utili per controllare gli effetti delle radiazioni solari.
Grazie a queste serre, la nuda terra di Almeida si e’ trasformata in una ricca zona agricola capace di produrre milioni di tonnellate di vegetali e frutta che viene esportata al resto dell’Europa. Nonostante questo successo, il Global Environment Outlook, pubblicato dal United Nations Environment Program, descrive Almeida come una delle zone dove modifiche alle condizioni ambientali sono avvenute troppo rapidamente. A supporto di questo giudizio sono state presentate delle foto da satelliti artificiali che comparano riprese fatte nel 1979 con quelle del 2004. Ci sono anche altre voci negative che affermano che le acque sotteranee della zona ed il terreno sono fortemente inquinati, mentre l’eliminazione della ‘spazzatura agricola’, che ammonta a milioni di tonnellate all’anno, e’ ormai diventata un grosso problema.
Tuttavia, e’ interessante notare che un gruppo di ricerca dell’Universita’ di Almeida ha scoperto un lato positivo di questo ‘mare di plastica’, cosi’ denominato perche’ le serre vengono costruite con materiali artificiali. Negli ultimi trent’anni, la temperatura nella zona e’ diminuita di 0.9 gradi Celsius, mentre nel resto della Spagna e’ aumentata di un grado Celsius. Il fenomeno si puo' spiegare dal fatto che le serre riflettono la luce del sole allo stesso modo dei ghiacciai, che hanno grandi capacita’ riflettive tali da ridurre il calore solare. Gli scienziati sono convinti che le serre sono in grado di ridurre gli effetti del riscaldamento globale terrestre.

Serre nei dintorni di Seoul

Un campo di pomodori in serra

In Corea, le serre rappresentavano una luce di speranza per le classi piu’ povere del paese. Negli anni sessanta, l’allora Presidente Park Chung-hee (朴正熙, 박정희, 1917-1979) sbandierava queste serre come un aiuto ai contadini piu’ poveri e bisogna riconoscere che i vegetali coltivati in queste serre durante i freddi mesi invernali sono stati capaci di modificare le abitudini alimentari dell’intera nazione, oltre che offre un tetto temporaneo a coloro che non potevano permettersi una casa o che avevano perso la loro casa in seguito ad un disastro naturale. In molti casi cittadini senza troppi scrupoli hanno usato queste serre per mascherare costruzioni nelle cinture verdi delle citta dove l’attivita’ edilizia e’ proibita.
Recentemente, il governo annunciava il progetto di costruzione di alloggi popolari nelle cinture verdi delle citta’ coreane che sono spesso occupate da serre. Con lo scopo di sfruttare l’opportunita’ offerta i soliti cittadini senza troppi scrupoli stanno costruendo serre nelle cinture verdi e parecchi hanno persino cambiato la residenza in modo da occupare ufficialmente le serre.
Questi sono alcuni degli usi delle serre qua in Corea, anche se quelle di Seoul non saranno, almeno per ora, quasi certamente capaci di essere visibili dallo spazio!

Giorgio Olivotto
Foto di Chong Myo-hwa
Seoul, Corea
27 giugno 2010

Nessun commento: