Se come me eri giovane nei decenni del ’70 ed ’80 certamente ti ricorderai del registratore a cassetta. Poco piu’ piccolo di una scatola da scarpe, conglobava un apparecchio radio ed un registratore a cassetta. Era usato per registrare la musica preferita trasmessa dalla radio per poi sentirla in ogni momento lo si desiderasse. A quel tempo quando il giradischi, dai nomi piu’ o meno pittoreschi, era considerato un’articolo di lusso, il registratore a cassetta rendeva la musica accessibile a tutti. Era nata quella che oggi viene chiamata la ‘generazione del registratore a cassetta’.
Il registratore a cassetta, ‘inventato’ dalla Phillips nel 1963, conosceva la sua eta’ d’oro nel decennio dell’80. Quando Sonny nel 1979 entrava nel mercato con il suo piccolo e portabile apparecchio, il Walkman, la musica andava oltre i confini della propia casa o stanza. I giovani nel piu’ disparato angolo del mondo andavano in giro con quell’apparecchio leggero e portabile e la sagoma di un’uomo che passeggiava lungo un viale alberato con appiccicato alla cintura l’inseparabile registratore a cassetta diventava un’immagine fissa nei film dell’epoca.
Il registratore a cassetta, ‘inventato’ dalla Phillips nel 1963, conosceva la sua eta’ d’oro nel decennio dell’80. Quando Sonny nel 1979 entrava nel mercato con il suo piccolo e portabile apparecchio, il Walkman, la musica andava oltre i confini della propia casa o stanza. I giovani nel piu’ disparato angolo del mondo andavano in giro con quell’apparecchio leggero e portabile e la sagoma di un’uomo che passeggiava lungo un viale alberato con appiccicato alla cintura l’inseparabile registratore a cassetta diventava un’immagine fissa nei film dell’epoca.
Il registratore a cassetta portatile (Philips EL3302, 1968)
In Corea in quelli anni ci fu un periodo durante il quale l’importazione del Wolkman era proibita, ma questo non fermava la gente a nascondere nel fondo della valigia l’adorata macchinetta. Poi, poco a poco, le aziende locali cominciavano anche loro a produrre mini-cassette, evidentemente imitando il piu’ famoso Walkman, e le strade di Seoul venivano inesorabilmente prese dalla febbre del mini-cassette che non solo cabiava le preferenze dei consumatori, ma sopratutto creava conflitti fra giovani ed anziani. I genitori rimproveravano ai figli l’uso incondizionato delle cuffie dicendo: “Come puoi concentrarti nello studio mentre continui ad ascoltare musica?” Ma era troppo tardi, il Walkman era ormai diventato parte integrante della nostra vita. Il Wolkman fu un grande successo con vendite sull’ordine dei milioni ed oggi il Walkman e’ nel dizionario come un nome di uso comune.
Il Sonny Walkman (WM-D6C Pro, 1984)
Ma con l’arrivo del dischetto, anche l’eta’ del registratore a cassetta e del Walkman ha finito col passare nel dimenticatoio ed il successo dell’MP3 nel decennio del 2000 ha virtualmente segnato la fine del regno della cassetta. Sonny ha recentemente annunciato che la produzione del Walkman e’ cessata; ma anche se la machinetta e’ destinata a restare nell’ombra della storia, il registratore a cassetta ancora mantiene la sua posizione nei vicoli di Seoul dove ancora si possono ascolare le melodie delle vecchie canzoni del passato.
Come i fiori sbocciano ed appassiscono, la tecnologia moderna vive un cambio costante; ma per noi, quelli della ‘generazione del registratore a cassetta’, la fine del Walkman segna la fine di un’era.
Giorgio Olivotto
Seoul, Corea
13 marzo 2011
Seoul, Corea
13 marzo 2011
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