Torasan, l’Ultima Stazione

La stazione ferroviaria di Torasan (都羅山, 도라산) e’ una stazione di confine, 700 metri dalla linea meridionale della Zona Demilitarizzata (DMZ), 4 kilometri di terra di nessuno che separa la Corea del Sud dalla Corea del Nord dal Mar Giallo ad ovest al Mare Orientale ad est. Circa 45 km a nord di Seoul, la capitale della Corea del Sud, Torasan e’ nota come ‘l’ultima stazione ferroviaria sud coreana’, ma in un futuro, che molti sperano non troppo lontano, potrebbe diventare famosa come ‘la prima stazione ferroviaria verso la Corea del Nord’.
Torasan era una piccola, anonima ed insignicante stazioncina sulla Kyongui Railway Line (京義線, 경의선, Kyonguison), una delle prime linee ferroviarie costruite in Corea dai giapponesi all’inizio del secolo scorso, che univa Seoul con Pyongyang (平壤, 평양, oggi la capitale della Corea del Nord) e Sinuiju (新義州, 신의주), sul fiume Yalu (Amnok) [鴨綠江 (鴨綠江, 압록강)], al confine con la Manciuria, fino a congiungersi con la Transiberiana e l’Europa. Come risultato della Guerra di Corea (1950-1953) la Kyongui Railway Line venne tagliata. I treni dal sud finivano a Munsam (汶山邑, 문산읍)—a nord di Seoul--quelli dal nord a Kaesong (開城, 개성).




La stazione ferroviaria di Torasan


La Dichiarazione Sud-Nord firmata dalle due Coree il 15 Giugno 2000, conteneva fra le tante altre clausole il tentativo di estensione della Kyongui Railway Line in modo da ricollegare le due nazioni. Il servizio passeggeri del sud venne esteso fino a Torasan ed un nuovo binario venne progettato attraverso la DMZ. Nell’ottobre del 2004, il binario venne finalmente costruito collegando Torasan a Kaesong nella Corea del Nord. Il 17 maggio 2007, il primo treno dopo la Guerra di Corea con a bordo le delegazioni nord coreana e sud coreana percorreva il tratto da Munsan nella Corea del Sud fino a Kaesong nella Corea del Nord. Ma fu un evento unico: i treni dal sud non raggiungono Kaesong. Torasan e’ sempre ‘l’ultima stazione’ e le apparentemente calme e verdi montagne della Corea del Nord iniziano dove Torasan finisce!
La stazione e le montagne sono separate da una cortina di filo spinato e da 4 kilometri di terra di nessuno. Ma molti coreani sperano che in un futuro non troppo lontano il filo spinato sara’ rimosso e i contadini potranno cominciare ancora ad arare la terra ora di nessuno. Ed allora il binario in Torasan assumera’ la funzione di una via della seta, collegando Seoul con Pyongyang, Sinuiju, il resto del continente asiatico e l’Europa.


L’illustrazione di un treno a Torasan mentre passa
attraverso la DMZ verso Pyongyang


Ogni anno migliaia di turisti sud coreani e stranieri—il presidente americano George W. Bush (1946- , p.2001-2009) lo visito’ il 20 febbraio 2002—come me oggi, visitano questo luogo sperduto anche se Torasan non e’ diversa da molte altre stazioncine ferroviarie della Corea del Sud. Anzi e’ piu’ piccola di tante altre e certamente molto meno affollata. Ma la simbolica importanza che Torasan riveste ha contribuito a farla diventare speciale e degna di una visita. Torasan rappresenta la speranza di milioni di sud coreani che ancora credono nell’unificazione del loro paese. A Torasan c’e’ un binario con indicato Pyongyang. La porta di vetro che conduce al binario e’ chiusa e l’attigua sala d’attesa e’ vuota. Nessuno scende dal treno che viene dal nord e nessuno e’ la’ ad aspettare quello che parte verso Pyongyang. Torasan e’ pronta ma la cortina di filo spinato ed i 4 kilometri di terra di nessuno sono sempre la’ irremovibili.

Guardie davanti al binario per Pyongyang


Torasan e’ il simbolo del dolore e della sofferenza che i coreani stanno provando da quando la loro nazione affrontava la tragedia della divisione. Torasan sta anche raccontando la storia silenziosa di come l’eccessiva interferenza straniera e la fame di potere dei politici sono capaci di distruggere nazioni provocando nei loro cittadini ferite cosi’ profonde che difficilmente potranno essere rimarginate. Torasan e’ una lezione per tutti coloro che appoggiano e si sgolano in favore del regionalismo come una solutione alle crisi politiche.
Oggi, che il numero di sud coreani che credono ancora nell’unificazione del loro paese sta diminuendo, e’ forse idealistico pensare che nell’immediato futuro le due Coree possano diventare una. Ma la possibilita’ di quel binario a Torasan rimane viva, quasi fosse la piattaforma sulla quale le due Coree possono ancora scrivere una sola storia.


Giorgio Olivotto
Foto di Chong Myo-hwa
Seoul, Corea
3 luglio 2011

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