Una Vita, Un Corpo, una Scappatoia

Nel XVII secolo, alcune delle grandi scoperte nella storia della medicina, come il vacino contro il vaiolo, il progresso dell’ostretica e della chirurgia dentale, furono possibili grazie al ‘materiale educativo’ fornito dai ladri di corpi. Alcuni anni fa la BBC mandava in onda un programma, I Traficanti di Corpi: Eredita’ della Medicina, che metteva in evidenza quanto le salme rubate da questi ladri fossero essenziali in quei giorni per la pratica medica.
Gli emigranti irlandesi William Burke (1792-1829) e William Hare (1792-1804) erano due noti traficanti di salme fornite all’Universita’ di Edimburgo per le ricerche in campo medico contro un compenso di 7 sterline per ogni salma procurata. All’inizio i due scavano le tombe di morti appena sepolti, ma quando la sorveglianza nei cimiteri divenne piu’ stretta, Burke—Hare era nel frattempo morto—uccideva malcapitati pur di continuare a fornire salme ai ricercatori. Nell’anno fra novembre 1827 ed ottobre 1828, Burke uccideva 17 persone e ne vendeva i corpi agli anatomisti. Veniva scoperto quando uno studente riconobbe nel cadavere fornito dal Burke quello di una prostituta. Il Burke veniva impiccato per i suoi delitti ed il suo corpo consegnato agli anatomisti dell’Universita’ di Edimburgo suoi clienti.


In Europa l’interesse nei cadaveri per capire come funziona il corpo umano precede di secoli le ruberie di Burke ed Hare. La prima dissezione di un corpo umano veniva eseguita nel 1315 da Mondino de Liuzzi (c.1270-1326), un professore di chirurgia a Bologna. Piu’ tardi, Sul Funzionamento del Corpo Umano, un trattato scritto dal belga Andreas Versalius (1514-1564), un anatomista all’Universita’ di Padova (Studium Patavium), provvedeva le fondamenta della moderna anatomia. Leonardo da Vinci (1452-1519), che si avvicinava all’anatomia non con intenti medici piuttosto come forma artistica, ci ha lasciato 1750 disegni anatomici di 30 persone diverse.
Il Teatro Anatomico dell’Universita’ di Padova

In Corea il primo disegno anatomico, il Sinhyongjangbudo, parte del trattato Tonguibogam (Principi e Pratiche della Medicina Orientale), veniva eseguito da Ho Chun (許浚, 허준, 1546-1615) agli inizi del XVII secolo, mentre i primi insegnamenti di anatomia moderna venivano impartiti nel 1910 all’Istituto di Medicina Severance, il predecessore dell’odierno Centro Medico Yonsei.
Oggi i medici ricevono cadaveri sui quali eseguire i loro studi non piu’ da ladri, ma attraverso lasciti volontari. In molti paesi, donare un cadavere per scopi scientifici e’ considerato un nobile contributo al progresso della scienza medica. In Corea, ancora fortemente influenzata dai principi del confucianesimo, donare corpi alla medicina e’ un atto piuttosto raro. Le scuole mediche nell’area metropolitana di Seoul ricevono in donazione dai 30 agli 80 cadaveri all’anno. Tuttavia, a giudicare dai video che circolano in Internet, prodotti da studenti in medicina che non mostrano il minimo rispetto per la donazione di cadaveri, non c’e’ da stupirsi che i coreani siano piuttosto contrari a donare il proprio corpo alla scienza.
Coloro che hanno scelto una professione connessa con la vita dell’essere umano dovrebbero essere piu’ coscienti di qualsiasi altro circa la dignita’ del corpo umano.

Giorgio Olivotto
Foto di Giorgio Olivotto
Seoul, Corea
11 aprile 2010

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