Non Mollare, non Hai Ancora Perso

Prima della scorsa primavera, nonostante la mia esperienza con le montagne italiane, qua in Corea ero un montanaro principiante che frequentava solamente il monte Kwanak (冠岳山, 관악산, Kwanaksan, 632 m) qua a Seoul, ma grazie alla magia che mi ha stregato visitando il monte Sorak (雪嶽山, 설악산, Soraksan, 1 708 m) decidevo di attraversare il monte Chiri (智異山, 지리산, Chirisan). La scorsa primavera decidevo di vincere il Chonwang (1 915 m), la vetta piu’ alta del monte Chiri. Ma quando arrivai la’ scoprivo che il monte Chiri e’ completamente diverso dal monte Sorak. Se il Sorak appare come una bella e seducente amante, il Chiri e’ una casta signora che difficilmente si fa avvicinare, al punto che nonostante avessi scalato numerose cime e sceso molte vallate non si era ancora decisa di soddisfare il mio desiderio e raggiunto il passo Poksoryong finivo col sentirmi sconfitto.



Monte Kwanak (632 m)


Mentre percorrevo i 6.4 km del sentiero che dal Poksoryong mi conduceva a valle, mi sentivo pateticamente abbandonato ed ebbi cosi la possibilita’ di riflettere su me stesso e sulla mia vita. Mi sentivo colpevole di aver tentato di scalare il Chonwang senza un adeguato allenamento. Non c’e’ dubbio, il mio destino e' quello di andare su e giu’ senza mai raggiungere il vertice. Ma forse non e’ proprio il destino, quanto la conseguenza naturale dei miei deboli sforzi.



Monte Sorak (1 708 m)

In questi ultimi tempi ho riflettuto a lungo sul mio passato, specialmente guardando in TV la feroce denuncia delle masse all’ingordigia ed alla corruzione americana che si e’ allargata al mondo intero. Il movimento Occupy Wall Street (Occupa Wall Street) che iniziava un paio di mesi fa e’ rapidamente diventato un movimento globale con dimostrazioni in piu’ di 1 500 citta’, incluso Seoul. I ‘perdenti’, il 99 percento, rappresentano coloro che non possono piu’ sopportare le crudelta’ del capitalismo finanziario e sono scesi in piazza ad affrontare i ‘vincitori’, il rimanente 1 percento.
La giovane generazione, quella che nonostante una laurea non e’ ancora capace di trovare un lavoro, non puo’ che sentirsi perdente. Ma c’e’ la forte possibilita’ che si senta persino tradita pensando che le era stato detto che per avere successo doveva impegnarsi nello studio ed essere diligente. Si legge sui giornali che il 75 percento dei coreani crede che la loro societa’ sia ingiusta. Dopotutto, molte persone credono che non si puo’ succedere solamente con l’impegno, ma sono necessari altri mezzi per andare avanti. Fino a quando quegli che hanno non cominciano a spartire il loro benessere dando a coloro che non hanno una opportunita’, il capitalismo puo’ solamente trovarsi davanti ad una crisi piuttosto seria.


Monte Chiri e la cima Chonwang (1 915 m)


Dopo aver tentato di scalare la montagna ed aver fallito, ho capito che essere un perdente non e’ poi una gran brutta cosa. Se non lo fossi stato, non avrei mai avuto la possibilita’ di assaporare il lusso di scendere il maestoso monte Chiri tutto da solo, con me stesso. Ciononostante, mi rifiuto di finire la mia vita da perdente perche’ voglio ancora vedere, un giorno, la maestosa bellezza del monte Chiri.

Giorgio Olivotto
Foto di Giorgio Olivotto
Seoul, Corea
6 novembre 2011

Nessun commento: