Parecchi anni fa, qua in Corea, l’espressione ‘saba-saba (사바-사바)’ era di uso frequente. Era considerata il simbolo espressivo dello sgretolamento dell’ordine sociale caratteristico dei caotici anni ’50, subito dopo la liberazione dal Giappone (1910-1945) e la fine della Guerra di Corea (1950-1953).
Saba-saba si riferiva al dare sottobanco denaro o un regalo di valore in cambio di un qualsiasi favore. Secondo una delle teorie sull’origine del termine, sembra che l’espressione risalga al periodo di occupazione giapponese quando era comune chiedere a prestito due sgombri, dal nome giapponese saba del pesce. Un’altra teoria dice che saba-saba e’ il suono a mezzavoce che viene emesso all’atto di passare la ‘bustarella’. A quel tempo questo tipo di corruzione era cosi’ comune al punto da essere considerato uno dei tanti avanzi del decennio dopo la liberazione: era considerato un modo di assicurarsi un trattamento preferenziale nel mondo degli affari o dell’impiego, ed eventualmente un modo di vivere piu' favilmente la vita.
Saba-saba si riferiva al dare sottobanco denaro o un regalo di valore in cambio di un qualsiasi favore. Secondo una delle teorie sull’origine del termine, sembra che l’espressione risalga al periodo di occupazione giapponese quando era comune chiedere a prestito due sgombri, dal nome giapponese saba del pesce. Un’altra teoria dice che saba-saba e’ il suono a mezzavoce che viene emesso all’atto di passare la ‘bustarella’. A quel tempo questo tipo di corruzione era cosi’ comune al punto da essere considerato uno dei tanti avanzi del decennio dopo la liberazione: era considerato un modo di assicurarsi un trattamento preferenziale nel mondo degli affari o dell’impiego, ed eventualmente un modo di vivere piu' favilmente la vita.
Saba (sgombri)
A quel tempo era cosa comune pensare che, “a questo mondo non c’e’ nulla che saba-saba non possa raggiungere, e nulla puo’ essere raggiunto senza saba-saba.’ La pratica era cosi’ evidente che nel luglio 1955, la polizia dichiarava che avrebbe sradicato la pratica del saba-saba connessa con attivita’ criminali.
Oggi nessuno usa piu’ l’espressione saba-saba, ma la tradizione continua nella cultura della ‘bustarella’.
All’inizio di quest’anno, il Commissario Generale di Polizia, Cho Hyon-o (趙顯五, 조현오, 1955- ), dichiarava che aveva sentito dire che alcuni poliziotti assegnati nei quartieri alti della citta’, a sud del fiume, avevano intascato ‘bustarelle’ per decine di milioni di won (1 euro ≈ 1500 won) da sale di ‘massaggio’ e similari locali di divertimento. Ordinava una rigorosa ispezione alle stazioni di polizia dei quartieri (區, 구, ku) di Kangnam (江南區, 강남구, Kangnam-ku), Socho (瑞草區, 서초구, Socho-ku) and Songpa (松坡區, 송파구, Songpa-ku) ed in soli 10 giorni tre poliziotti venivano arrestati sotto accusa di corruzione. Avevano ricevuto ‘bustarelle’ per un valore di parecchi milioni di won da locali di divertimento della zona per aver chiuso un’occhio sulla loro attivita’ non estremamente conforme alle leggi e regolamenti del caso. Non era un segreto per nessuno che i poliziotti facevano spietatamente a gara per essere assegnati nei luctativi quartieri alti della capitale.
Il sociologo tedesco Georg Simmel (1858-1918) nel suo La Filosofia del Denaro scriveva che una volta assaporato il gusto del denaro sottobanco, diventa difficile vivere senza. Attraverso il denaro, le innumerevoli varieta’ della personalita’ umana spariscono e lo spirito si perde al punto che persino i poliziotti possono cadere nella tentazione di accettare ‘bustarelle’ anche solamente per i benefici personali o professionali che le accompagnano. Tuttavia rimane sempre un mistero come gli innumerevoli locali di divertimento nei quartieri alti della citta’ continuino a rischiare la loro licenza operando illegalmente evadendo tasse ed offrendo prestazioni extra.
Giorgio Olivotto
Seoul, Corea
11 dicembre 2011
Seoul, Corea
11 dicembre 2011
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